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mercoledì 1 dicembre 2010
lunedì 15 novembre 2010
martedì 5 ottobre 2010
giovedì 23 settembre 2010
ATANEUR E VILMIKO - CAPITOLO II
SUL BLOG 'RACCONTI SULLA SOGLIA'
E' POSSIBILE SCARICARE ANCHE IL CAPITOLO PRECEDENTE ED ALTRE STORIE...
...BUONA LETTURA!
venerdì 10 settembre 2010
mercoledì 18 agosto 2010
venerdì 6 agosto 2010
domenica 1 agosto 2010
venerdì 23 luglio 2010
lunedì 19 luglio 2010
sabato 17 luglio 2010
sabato 3 luglio 2010
lunedì 28 giugno 2010
giovedì 24 giugno 2010
IL CANTO DELLE MANERE - MAURO CORONA
Non avevo letto nulla di Mauro Corona prima di imbattermi, quasi per caso, in questo libro.
L’avevo visto un paio di volte in televisione, dalla Bignardi mi pare, e mi era sembrato un tipo bizzarro e piuttosto interessante.
Uno coi coglioni direbbe lui, capace di andare davanti al pubblico di oggi con la barba e i capelli di un anacoreta, la bandana da vecchio bucaniere e la maglietta tagliata uso muratore.
Poi ho cominciato a leggere e ho capito meglio.
Ho capito che quel tizio strano, solitario violatore di vette ed intagliatore sopraffino, sa anche scrivere, e non robetta commerciale, ma storie possenti legate al filo sottile dell’epica appartenuta ai nostri padri lontani.
Sin dalle prime pagine si nota questa potenza, questa vecchiezza che ci rimanda, con lo stile particolarissimo dell’autore, alle gesta degli eroi dell’antichità, ai topoi della grande narrazione del passato.
Il libro tratta dell’epopea, sì avete capito bene ho detto proprio epopea, di Santo Corona della Val Martin, partendo dalla sua nascita e percorrendo tutta la parabola della sua vita.
Sin da subito s’intravedono i temi classici dell’epica: “l’orfano-fanciullo prodigioso” compare immediatamente, funestato dalla malasorte eppure precocemente dotato, un novello Sigfrido, un Artù moderno, un predestinato insomma, e come tale condannato alla solitudine e all’ostilità dei suoi “simili”.
E come i suoi gloriosi predecessori egli deve compiere il suo apprendistato al fine di padroneggiare completamente il proprio talento ed ha quindi bisogno del classico “Precettore”, della “Guida”, del genitore putativo capace di trasmettergli i segreti dell’arte sua e del saper stare al mondo.
Non sarà il centauro Chirone, né Merlino il Mago, né Mime il Fabbro, ma Augusto Corona “Peron”, il sasso, il maestro indiscusso della manèra, quello capace di tagliarsi i peli della gamba con un solo, preciso colpo.
Sotto la sua guida Santo cresce e diventa forte di giorno in giorno, impara i trucchi del mestiere e della vita, anche grazie ai consigli più moderati del nonno.
domenica 20 giugno 2010
venerdì 18 giugno 2010
martedì 15 giugno 2010
lunedì 14 giugno 2010
venerdì 11 giugno 2010
venerdì 5 febbraio 2010
giovedì 4 febbraio 2010
IL SERPENTE OUROBOROS - E.R.EDDISON
Il serpente Ouroborus, rappresentato da un serpente che si morde la coda, è stato abilmente scritto da E.R. Eddison e pubblicato nel 1922.. Dell’autore è stato estimatore appassionato anche J.R.R Tolkien. L’opera potrebbe essere classificata nel genere High-fantasy, ma in realtà essa, attraverso un linguaggio arcaico e aulico, si accosta maggiormente alle antiche vicende classiche degli eroi e del mito. Ambientato in un mondo indefinito (Mercurio), pregno di descrizioni dettagliatissime, dove l’eterna lotta tra il male e il bene è rappresentata dalla ciclicità del tempo, Il serpente Ouroborus espone, nelle sue trame a volte equivoche, un tema che lo riporta alla drammaturgia Shakespeariana e ai miti di Omero. Il conflitto tra demoni e streghe è soggetto all’incantesimo di cui lo stesso autore pare ammaliato, difatti Eddison, spesso, interpone i molteplici eventi dei suoi personaggi su una scala temporale ammantata di nebbia e mistero, e che infine trafugherà il lettore paziente e lo trascinerà fino alla fonte del sapere.
Sergio Mastrillo
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